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16 11 2012 | Sciopero dipendenti Rimini Fiera, Cagnoni: Il vero problema è la riduzione dei privilegi

Venerdì, 16 Novembre 2012

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Sciopero dipendenti Rimini Fiera, Cagnoni: Il vero problema è la riduzione dei privilegi


Sono disponibilissimo a confrontarmi con tutti i dipendenti sulle strategie di questa azienda ma temo che il vero problema sia che tra queste vi è la riduzione di privilegi che non hanno pari in alcuna azienda del nostro territorio”. E’ la schietta risposta del presidente di RiminiFiera, Lorenzo Cagnoni, ai dipendenti che ieri hanno scioperato per il rinnovo del contratto integrativo e per le strategie aziendali.


“Anche chi non ha cognizioni specialistiche di fiere, legge con grande frequenza sulla stampa – spiega Cagnoni – le condizioni di seria criticità in cui versa il settore espositivo nazionale, condizioni che certo non consentono di trattenere manifestazioni divenute improduttive per la nostra azienda (qual è stato il caso di Mondo Natura, peraltro ormai quattro anni addietro) o che non portino nemmeno apprezzabile valore aggiunto per il territorio”.


Secondo il presidente è addirittura “incredibile che osservazioni tanto approssimative sul mercato provengano proprio da chi quotidianamente opera e si confronta con questo settore. Così incredibili da aprire forti dubbi sulla pretestuosità delle argomentazioni che forse sono nate per distogliere l’attenzione da temi più squisitamente collegati al rinnovo contrattuale”.


E qui Cagnoni racconta quello che secondo lui è il vero motivo della protesta. “Il contratto integrativo dei dipendenti di RiminiFiera a causa automatismi derivanti dai tempi in cui ci configuravamo formalmente come ente, presenta oggi, per un’azienda che sta sul mercato, situazioni di privilegio non più compatibili con le retribuzioni del mondo del lavoro e con la congiuntura economica del mondo fieristico: buona parte dei dipendenti di Rimini Fiera percepisce uno stipendio straordinariamente al di sopra dei livelli retributivi di mercato. Abbiamo pertanto il dovere come azienda operante sul territorio di informare l’opinione pubblica che i sacrifici che stiamo chiedendo ai dipendenti in occasione del rinnovo del contratto integrativo scaduto il 31 dicembre scorso sono assolutamente sopportabili e ragionevoli”.


D’altro canto, “ci siamo impegnati a fondo - spiega Cagnoni - per mantenere i livelli occupazionali e nella nostra proposta ci limitiamo a chiedere loro di lavorare 38 ore settimanali anziché 36 (poiché non esistono altri esempi di aziende e fiere con un orario di lavoro tanto ridotto), di interrompere gli aumenti di stipendio automatici legati all’anzianità eccedente quella prevista dal contratto nazionale (un’anzianità che, ad oggi, su numerose figure di lavoratori di Rimini Fiera è oltre sette volte quella percepita dai lavoratori del commercio) ed altri piccoli sacrifici, mantenendo buoni pasto, premi di produttività e molti altri trattamenti di maggior favore che lascerebbero il nuovo integrativo straordinariamente vantaggioso”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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